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Riparare UNA FERITA
Una ferita è un’apertura che mette in contatto l’ambiente esterno con
l’interno del corpo. Può causare la fuoriuscita di sangue, cioè un’e-
morragia, ed è la porta d’ingresso per batteri e particelle estranee.
In presenza di una ferita, però, il nostro corpo mette in azione tante
difese per cercare di riparare il danno. Vediamo quali.
Fermare l’emorragia
I vasi sanguigni danneggiati si restringono per rallentare l’uscita del san-
gue. Le piastrine si riuniscono vicino alla ferita e producono sostanze LA DISCIPLINA
che richiamano altre piastrine: formano un ammasso che blocca l’aper-
tura. Nel plasma, intanto, una sostanza che si
chiama fibrinogeno si trasforma in fibrina
e forma una “rete” che intrappola i glo-
buli rossi e il “tappo” di piastrine.
In questo modo si produce il coagulo e la perdita di sangue si
ferma. In seguito, nuove cellule sostituiscono quelle danneggiate
dei vasi sanguigni.
rete di fibrina
Quando i tessuti saranno riparati, il coagulo non servirà più e sarà
eliminato. Anche la pelle è in grado di rinnovare rapidamente le sue
cellule: la ferita può quindi chiudersi.
Eliminare i nemici
Tutte le particelle estranee, i batteri e gli altri microrganismi
penetrati nel corpo devono essere eliminati: è il compito delle tonsille
difese immunitarie. timo
Comprendono vari tipi di globuli bianchi, che agiscono in modi linfonodi
diversi; gli organi del sistema immunitario, come la milza, i lin-
fonodi e le tonsille; molecole speciali, come gli anticorpi che milza
circolano nel sangue.
appendice
midollo osseo
Questo tipo di globulo bianco, chiamato
macrofago, sta catturando dei batteri
con i suoi lunghi filamenti.
anticorpo
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