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LUOGHI
                                                                                                            DEL MISTERO


                                  LA GROTTA MISTERIOSA




                 In fondo alla grotta c’era un buco a forma di porta e, dentro, una gal-
                 leria stretta e buia. Ippolita mi raccontò che c’era già stata una volta,
                 ma era andata subito via perché i pipistrelli le facevano impressione.
                 A me non tanto: di giorno dormono, basta non svegliarli.

                 La presi per mano e cominciai a tirarmela dietro.
                 I muri della galleria erano lustri per l’umidità; c’era odore di muffa.
                 Sciac sciac, facevano i nostri passi sul terreno fangoso.
                 Tututun tututun, il cuore.
                 Dopo pochi passi la galleria faceva una curva a gomito e ci trovammo
                 di punto in bianco nel buio più fitto. Non si vedeva proprio niente, for-
                 tuna che avevamo portato una torcia! La accesi, cercando di tenerla

                 bassa, per non svegliare i pipistrelli; e avanti, zitte zitte.
                 C’era un silenzio! Da tagliare con il coltello, come si dice. Pareva di
                 essere al centro della Terra.
                 Facemmo ancora un po’ di passi nella nuova direzione che la galleria
                 aveva preso ma... un muretto ci impediva di proseguire!
                 Alzai il raggio della torcia: al di là di quel muretto la galleria si allar-
                 gava formando come una stanza, una sala col soffitto a volta, tutta
                 piena d’acqua. Acqua ferma come l’olio, nera come il catrame.
                 – Tu dici che è profonda? – chiese Ippolita.

                 – Credo di no, ma io i piedi non ce li metto, grazie!
                 – Sai cosa? Ci vorrebbero gli stivaloni di gomma.
                 – Ottimo! Torniamo domani stesso, con gli stivaloni!
                 Siamo rimaste sorprese di quanto poco ci volesse a uscire dalla gal-
                 leria. Dopo tutto, non eravamo state proprio al centro della Terra.

                                      Beatrice Solinas Donghi, Quell’estate al castello, Edizioni EL

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                  • Dove si trovano le due protagoniste della vicenda?  ...................................................................................................
                  • Perché Ippolita in precedenza era scappata via da quel luogo?  ...........................................................................

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                  • Che cosa vedono le due protagoniste a un certo punto?  .......................................................................................
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                  • Come si conclude il racconto?  ..............................................................................................................................................

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