Page 33 - imparo mi diverto letture1
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... E IO ASCOLTO                                                                     AU UNNO





               Tersillo guarda verso la porta e vede che lo scoiattolo è sempre lì.
               – Ho delle ghiande: ne vuoi una? – gli chiede. – Beh, credo che te la
               meriti. Ecco, portala nella tua tana.
               Il musetto dello scoiattolo diventa triste.
               – Non ce l’hai una tana? Dovresti cercartela, e in fretta. Ciao! – lo

               saluta Tersillo chiudendo la porta.
               Come è sicura e accogliente la casa di Tersillo! E adesso ci sono
               provviste in abbondanza. Il folletto immagina lo scoiattolo mentre gira
               per il bosco, affamato e infreddolito. Corre alla porta, ma lo scoiattolo
               non c’è più. Il vento fischia minaccioso, solleva le foglie, scuote i rami.
               Tersillo si avventura nel bosco, tenendosi il cappello con le mani per non

               farselo strappare, e grida: – Ehi, scoiattolo! Dove sei? Torna qui!
               Per fortuna lo scoiattolo non è andato molto lontano. Eccolo là, appoggiato a un
               tronco, che stringe fra le zampe la sua ghianda.
               – Ti va di passare l’inverno con me? – chiede il folletto.

               Lo scoiattolo si mette a fare salti di gioia e abbraccia Tersillo.

               I due tornano insieme al grande faggio. Lo scoiattolo, per ripagare in qualche modo
               l’ospitalità, comincia a spolverare dappertutto con la sua folta coda. Si solleva un
               polverone che fa tossire tutti e due.

               – No, no! – lo ferma il folletto. – C’è sporco, è vero, ma i mesi freddi si passano a
               dormicchiare, sgranocchiare castagne e ghiande, raccontarsi storie, cantare canzoni...
               Le pulizie le faremo a primavera, infatti si chiamano pulizie di primavera.
               Lo scoiattolo è d’accordo.  Squittisce allegramente e si accoccola sul tappeto di
               muschio. Avvolge la coda intorno al collo e guarda Tersillo, in attesa della storia.
               Il folletto si mette comodo sul letto, si avvolge nella coperta e domanda: – Conosci

               la storia del topo che faceva i dispetti a tutti?
               Lo scoiattolo non la conosce e Tersillo comincia a raccontare.
                                                                                                         Maria Vago





















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