Page 93 - imparo mi diverto letture1
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... E IO ASCOLTO                                                                    ES A E







               Le anatre, insieme ai loro piccoli, se ne andranno solo al tramonto.
               Tutto torna tranquillo. L’aria è tiepida e profumata. Un venticello leggero muove

               l’erba. Come si sta bene!
               Però arrivano le zanzare: una nuvoletta ronzante di zanzare che hanno
               intenzione di “cenare” proprio grazie a Tersillo. Il folletto le scaccia agitando le
               mani, agitando la testa, scalciando... Ma le zanzare ritornano. L’unico modo che
               ha per difendersi è avvolgersi tutto nel telo. Quanto tempo rimane rannicchiato
               lì sotto? Chissà... certo è che, quando osa metter fuori il naso, si è ormai fatto

               buio. Le zanzare sono andate a cenare da un’altra parte, per fortuna.
               Tersillo si avvia per tornare a casa, ma cambia idea.
               – Passerò la notte qui... – si dice. – Me ne starò tutto solo, finalmente. In
               compagnia delle stelle e del torrente.
               Il folletto stende di nuovo il telo e ci si allunga sopra. Una stella cadente

               disegna in cielo una strada di luce. Come se aspettassero solo quel segnale, le
               rane cominciano a gracidare. Invisibili nel buio, si danno il cambio: una qui,
               una più in là, una forse sopra un sasso in mezzo al torrente. A volte cantano
               tutte insieme. È un coro intonato però piuttosto monotono. Le rane cantano
               tutta la notte. Il folletto non riesce a dormire, con quel fracasso intorno. Chiude
               gli occhi, ma il sonno non viene.


               Il mattino dopo, molto presto, prende sacca e telo e torna a casa.
               Come è accogliente il suo bosco... Come cantano bene gli uccelli... Alle sue
               orecchie quei canti dicono: “Bentornato! Bentornato!”.
               – Le vacanze sono belle, – si dice Tersillo, – ma molto faticose. A casa,

               invece, ci si riposa.
               Si accoccola sopra una zolla di muschio morbido e si concede un lungo,
               lunghissimo pisolino.

                                                                                            Maria Vago




















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