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EDUCAZIONE
AMBIENTALE
Quanto resta nell’ambiente? •LA VOCE DELLA•
Probabilmente sai già che in ogni ecosistema gli organi-
smi decompositori trasformano le sostanze organiche
(resti degli esseri viventi morti) in sostanze inorganiche.
Queste sostanze sono poi utilizzate dalle piante: in questo
modo, nell’ambiente la materia viene riciclata.
I decompositori, però, riescono a degradare solo i ma-
teriali che “riconoscono” perché “resti” di esseri viventi,
come la carta, che deriva dagli alberi, e gli avanzi di cibo,
che hanno origine vegetale o animale.
Materiali di questo tipo sono perciò biodegradabili e si
decompongono facilmente, rimanendo nell’ambiente per
un tempo più o meno breve.
Tuttavia, quanto più un materiale è “differente” dalle sostanze contenute negli esseri
viventi, tanto meno è biodegradabile. Per questo motivo, le plastiche, che come già
sai sono inventate dall’uomo, non riescono ad essere “aggredite” dai decompositori e
restano nell’ambiente per lunghissimo tempo.
Scopri il tempo di degradazione di vari materiali (si tratta di valori indicativi)...
cibo (mela) carta (quotidiano) alluminio (lattina)
15 giorni - 3 mesi 12 mesi 100 anni
PET (bottiglia) vetro (bottiglia)
1000 anni 4000 anni
TI SPIEGO Immagina che, durante una gita in un bosco, un compagno
PERCHÉ abbandoni sul terreno una lattina o un altro rifiuto.
Come consideri questo comportamento? Perché?
Come potresti spiegarglielo? Che cosa potrebbe risponde-
re? Come potresti convincerlo a cambiare comportamento? Metti in scena la situazione!
In coppia, scrivete questo dialogo, poi rappresentatelo in classe. Infine confrontatevi con i
compagni, per stabilire quali argomenti sono i più convincenti.
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