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La LEGGENDA della regione Campania
Pagine 58 e 59
La pastiera napoletana
Ogni primavera, la sirena Partenope
usciva dalle acque del Mar Tirreno per
rallegrare con le sue dolcissime canzoni
la gente che viveva lungo le rive del Golfo di Napoli.
Per ringraziarla della sua gentilezza, la popolazione
inviò le sette ragazze più belle del golfo a consegnarle
ciò che la terra offriva di più prezioso:
la farina, dono dei contadini
che coltivano i campi;
la ricotta, regalo dei pastori
e delle loro pecore;
le uova, simbolo di vita eterna
e di rinascita;
il grano tenero bollito nel latte,
omaggio di tutte le madri;
l’acqua di fiori di arancio, dono
dei mille profumi della terra;
le spezie, provenienti ESERCIZI
da popoli lontani;
lo zucchero, dolce come il canto che
Partenope spargeva intorno a lei.
La felicissima sirena portò i doni agli dei, che mescolarono tutti e
sette gli ingredienti e li trasformarono nella prima pastiera, l’unica
cosa in grado di superare in dolcezza il canto della sirena Partenope.
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