Page 15 - LE AVVENTURE DI GIAN BURRASCA
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Fatto questo, ho riempito il vaso con la terra che
avevo tolto: sembrava proprio che la pianta non
fosse stata nemmeno toccata.
Dopo cinque minuti la zia si è svegliata e ha aperto
la finestra: – Cara pianticella, come stai? Poveretta,
hai una fogliolina rotta: sarà stato qualche gattaccio.
Aspetta che prendo un paio di forbicine e te la
tolgo, altrimenti ti fa male alla salute.
Io stavo sotto la finestra, fermo e zitto, ma mi
veniva proprio da ridere.
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