Page 21 - LE AVVENTURE DI GIAN BURRASCA
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– Questa è la zebra. Sembra un cavallo, ma non è
            un cavallo. Morde e tira calci come i somari, ma
            non è un somaro. Quest’altra è una feroce tigre,
            che mangia gli uomini e le scimmie.

            A questo punto della spiegazione ho sentito il
            piccolo  Pietrino piagnucolare: era scivolato dal
            ra mo ed era rimasto appeso con gli occhi fuori
            dalla testa per la paura.
            – Avete visto? Solo a sentire il nome della tigre, la
            scimmia si è spaventata. Questo qui è il leone e

            quest’altro è il terribile coccodrillo!
            Così dicendo, ho toccato con una bacchettata la
            schiena del maialino, che si è messo a strillare,
            mentre il pubblico rideva a più non posso.

            In quel momento, ho visto la moglie del contadi-
            no che arrivava correndo trafelata: – Oh, il mio
            povero maialino! Oh, il mio povero bambino!
            Insieme a lei c’era il marito, che sembrava pro-
            prio  arrabbiato. Sono corso a nascondermi in
            ca sa della zia, ma appena lei ha visto il suo barbon-

            cino tutto colorato di rosso ha subito incominciato
            a strillare: – Oh, il mio povero Bianchino!
            – Che male c’è se l’ho colorato di rosso? – le ho
            chiesto io. – Ora lo puoi chiamare Rossino!





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