Page 77 - compiti per estate italiano4 con narrativa
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Ero stanco di restare immobile in quella posizione
scomoda. Riuscii a liberare il braccio sinistro e
a voltare un po’ la testa. Si alzò il grido “Tolgo
phonde!”, e una pioggia di frecce mi colpì la mano
sinistra. Erano frecce minuscole, ma pungenti come
aghi. Alcuni omini scagliarono le loro lance contro
i miei fianchi, ma non riuscirono a forare la giacca
di pelle che indossavo. Pensai comunque che la cosa
più saggia fosse starmene tranquillo ad aspettare
il buio e liberarmi poi di quegli esserini minuscoli.
Le cose però andarono diversamente.
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