Page 82 - compiti per estate italiano4 con narrativa
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Uomo Montagna
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a corte erano molto preoccupati per la
mia presenza. Avrei potuto fuggire o
combinare chissà quali disastri, e in ogni
caso sfamarmi sarebbe costato parecchio.
– Lasciamolo morire di fame – propose qualcuno.
– No, piuttosto uccidiamolo con del veleno – sug-
gerì qualcun altro.
Alla fine però si decise che io, Quinbus Flestrin,
cioè “l’Uomo Montagna” (così mi chiamavano)
dovevo vivere, perciò tutti i villaggi avrebbero con-
tribuito a nutrirmi fornendo a turno il cibo, che
sarebbe stato pagato dal re, di tasca sua.
Furono assunti per me seicento servitori, che allog-
giavano in tende intorno al tempio. Trecento sarti
mi confezionarono un vestito nuovo e ben sei dotti
professori mi davano lezioni di lillipuziano.
Feci molti progressi e presto fui in grado di dire al
re che volevo essere libero. Insistevo.
– Caro Uomo Montagna, devi essere più paziente –
rispondeva, – forse un giorno...
Ci volle del tempo per convincere quegli omini che
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