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LUOGHI
DA BRIVIDO
Sfilò la spina dalla presa; forse era saltata qualche valvola.
In quel momento sentì uno strano fruscio che sembrava prove-
nire dalla finestra... Dietro la tenda non c’era forse un’ombra che
si profilava al chiarore della luna? Lentamente, con le ginocchia
tremanti, si avvicinò alla finestra. Poi si fermò impietrito.
Sul davanzale, davanti alle tende svolazzanti, c’era qualcosa di
così spaventoso che credette di svenire dalla paura.
Due occhi venati di sangue lo fissavano da un volto bianco come
un lenzuolo e una massa di capelli arruffati scendeva in lunghe
ciocche su un mantello nero. Una grande bocca si aprì e si chiu-
se con un suono terrificante, rivelando denti bianchi e appuntiti
come pugnali.
Anton sentì i capelli rizzarglisi sulla testa. La bocca enorme di
quell’essere si contorse in una smorfia orrenda, mostrando i ca-
nini lunghi e appuntiti come aghi.
– Un vampiro! – urlò Anton.
Angela Sommer-Bodenburg, Vampiretto, Salani Editore
Il racconto del brivido
1 A tuo parere, l’autore ha scritto questo racconto con lo scopo di:
suscitare tensione e paura nel lettore
narrare che cosa fa un bambino a casa da solo
• Indica con le tutti gli elementi che pensi siano serviti allo scopo.
Descrizione degli stati d’animo Ambientazione notturna
Presenza di ladri che svaligiano la casa Descrizione fisica del vampiro
Rumori misteriosi e movimenti sospetti Colpi di scena, cioè eventi improvvisi
2 Anche il linguaggio e il modo di scrivere contribuiscono a creare paura
nel lettore. Infatti, l’autore usa...
• frasi brevi, che danno alla narrazione un ritmo: incalzante lento
• aggettivi e dati sensoriali, cioè dettagli: superflui paurosi
3 Accanto al protagonista, in questo racconto compare un personaggio
che non può esistere nella realtà: individua e sottolinea la sua descrizione.
• Si tratta di un ................................................................................... .
IL RACCONTO DEL BRIVIDO 143