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PAROLE PER CRESCERE
NEL MONDO
GIÙ, SEMPRE PIÙ GIÙ
Alice era una bambina curiosa. Le piacevano gli indovinelli, i gatti, le
storie divertenti e i libri con le figure.
Quel pomeriggio sua sorella aveva deciso di leggerle un volume gigan-
tesco pieno di parole e senza neanche una figura.
– Oh, che noia – sussurrò Alice, sbadigliando – e che caldo...
In effetti, il sole picchiava forte lì sulla riva del fiume.
Proprio allora un grosso Coniglio Bianco in panciotto e giacca le sfrec-
ciò davanti.
– Oh, cielo! È tardi, è tardi, è tardi! – squittì tutto trafelato.
Alice trasalì. Non perché il Coniglio fosse bianco (ne aveva visti
tanti di quel colore), e neppure perché parlava (in fondo si parla
sempre, quando si ha qualcosa da dire), ma perché aveva estratto
dal panciotto un grosso orologio a cipolla.
– Un momento! – esclamò Alice. – Da quando in qua i conigli por-
tano l’orologio?
Il Coniglio proseguì fino alla siepe e si tuffò in una buca scavata nel
terreno. Alice si catapultò dietro di lui.
E cadde. Giù, sempre più giù...
La buca era un pozzo parecchio profondo perché, mentre cadeva,
Alice ebbe tutto il tempo di guardarsi attorno.
Le pareti erano tappezzate di mappe, quadri, mensole cariche di
libri, ninnoli e barattoli di marmellata.
– Uff, – borbottò Alice – questo pozzo non finisce più. Finirò
dall’altra parte della Terra, dove la gente cammina a testa in giù
e dice le parole al contrario!
Sarah Rossi, da Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie,
Edizioni EL
imparIAMO insieme
Rileggi lentamente e individua le informazioni
per rispondere a voce. Continuate insieme il viaggio
di Alice, immaginando una sua
• Dove si trova Alice? Perché è annoiata? avventura nel paese fantastico
• Che cosa stupisce Alice dell’aspetto del coniglio? dove tutto avviene al contrario.
• Dove cade Alice? Dove pensa di arrivare? Ognuno ne racconta un pezzetto.
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