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IL PASSATO
                                                                                                               LONTANO


                 Ma un uccello gli si posò accanto e cominciò a cantare:
                                                                                       Questa leggenda è molto antica,
                          Non cresce la spiga e neanche matura,                        ecco perché il taglio del bosco
                           se manca lo spazio e la terra è dura.                       per lasciare spazio all’agricoltura
                           Lo spazio serve di un campo aperto,                         era considerato necessario.

                           crealo e verrai compensato di certo...                      Al tempo dei nostri antenati,
                                                                                       infatti, la vegetazione spontanea
                 Vainamoinen prese dunque la sua ascia e abbatté gli                   copriva quasi tutto il pianeta e
                 alberi di un bosco, per creare un campo dove l’orzo po-               quello era un modo per ottenere
                 tesse crescere alto e maturare al sole. Però risparmiò                dei campi da coltivare.
                 una betulla, e l’aquila, che volava alta nel cielo, scese
                 a chiedere il perché.

                 Il vecchio disse: – L’ho lasciata perché il cuculo can-
                 ti tra i suoi rami, perché gli uccelli possano riposarsi,
                 perché l’aquila la veda dall’alto e si rallegri.
                 Allora il grande uccello, pieno di gratitudine, volo vià.
                 Il mago quindi piantò i semi dell’orzo, pronunciando
                 le parole di un incantesimo.
                 Esse svegliarono la vecchia che vive sottoterra, fra
                 le fitte radici, e il vecchio che sta su in cielo e go-
                 verna le nuvole. Lei da sotto spinse, lui dall’alto

                 versò acqua a catinelle, e dopo sette giorni la spiga
                 dell’orzo era alta e carica di chicchi.
                 Così gli uomini la raccolsero, la macinarono ed eb-
                 bero farina d’orzo, pane d’orzo e pappa d’orzo.
                 Agli uccelli rimasero i rami della betulla e ancora
                 oggi ci si posano per cantare questa storia.

                     Francesca Lazzarato, Fiabe del Cielo e della Terra, Mondadori




                         imparIAMO insieme


                     Oggi la situazione è molto diversa da quella
                    descritta nella leggenda: tutti sappiamo che
                    la natura del nostro pianeta è un bene prezioso
                    e deve essere protetta.
                    Il racconto “Se tagli un albero...”, alle pagine
                    128-129, ti ha fatto capire perché gli alberi sono
                    così importanti per la Terra.
                    Pensa alle aree verdi presenti nel luogo in cui vivi:
                    sono molto estese? Gli alberi vengono protetti e
                    rispettati? Ci sono tanti tipi di piante? Quali?
                    Parlane con i compagni.



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