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IL  R A CC O N T O  D ’ A V V E N T U R A
                                                                                             IL RACCONTO D’AVVENTURA

                  Incontro con lo yeti



                                                                                                         ME FUNZIONA
                  La tormenta ci colse lungo il pendio della montagna. Scavammo                      C COME FUNZIONA
                                                                                                       O
                  una buca nella neve e restammo rannicchiati lì per ore,                               il racconto d’avventura
                  sentendo la neve accumularsi sopra di noi. Quando minacciò di                       	Osserva	le	parti	evidenziate
                  seppellirci, dovemmo sbucare fuori e proseguire.                                    nel	testo	e,	con	l’aiuto	dei
                  Cominciò a calare la notte. Vedemmo le sagome di alcune baite.                      colori,	rispondi.

                  Occupammo la più grande e zio Sung accese il fuoco.                               	   		Chi	è	il	protagonista	del
                  Il vento ululava e la neve si accumulava giorno dopo giorno.                          racconto?	Coincide	con	il
                  Poi una mattina ci svegliammo immersi nella tranquillità.                             narratore?
                  Eravamo pronti a partire, quando vidi due musi grigi alla                         	   		Dove	si	svolgono	i	fatti?
                  finestra. A bocca aperta mi fissavano con occhi freddi e crudeli.                 	   		Chi	sono	gli	antagonisti?
                                                                                                        Distingui	quelli	realistici
                  Zio Sung gridò e agitò il bastone come un pazzo: – Lupi! Ce ne                        da	quelli	di	fantasia.
                  saranno una decina lì fuori ad aspettare. Dobbiamo stare fermi.
                  Per tutto il giorno li sentimmo vagare intorno alla baita.                          	Nel	racconto	sono
                                                                                                      evidenziati	due	colpi di
                  La sera ulularono terribilmente e io mi addormentai con quella                      scena:	rileggili	attentamente
                  ninnananna atroce. Quando mi svegliai, zio Sung era vicino alla                     e	indica	le	risposte.
                  finestra, con il carico già sulle spalle.                                         	   		Le	frasi	sono:
                  – È dall’alba che faccio la guardia e di loro non c’è più traccia –                      	brevi	e	chiare
                  mi disse. – Tu, ragazzo, resterai qui. Io sarò di ritorno domani                         	lunghe	e	complesse
                  con il cibo.                                                                      	   		Questo	dà	al	racconto	un
                  Dopo un po’, decisi che potevo uscire anch’io senza pericolo.                         ritmo incalzante	che	crea:
                  Accatastai un mucchio di legna, quando vidi delle nuove                                  	tranquillità

                  impronte. Pensai che zio Sung fosse tornato.                                             	suspense
                  Spalancai la porta, ma l’essere chino sul fuoco non era un
                  uomo. Era una creatura gigantesca, ricoperta di pelo rossiccio
                  dalla testa ai piedi. Il naso piatto mostrava due narici che erano
                  poco più di due buchi. Sotto le folte sopracciglia gli occhi erano
                  penetranti e intelligenti. Era uno yeti.
                  Venne verso la porta, poi si fermò a osservarmi, prima di
                  voltarsi e andarsene.
                  Ricordo che provai un senso di tristezza nel vederlo andare via

                  e non sollievo per lo scampato pericolo, piuttosto la sensazione
                  di aver sprecato un’occasione...

                  Michael Morpurgo, La valle tra le nuvole, Emme Edizioni














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