Page 23 - PAROLA DI LIBRO 5 - LABORATORIO di SCRITTURA
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Popoli del fantasy
Nei racconti fantasy gli scrittori presentano i personaggi
delle loro storie con una grande ricchezza di particolari,
in modo che il lettore li possa immaginare in ogni dettaglio.
L’esempio che stai per leggere può esserti utilissimo nel pro-
vare a scrivere come un vero... autore di fantasy!
1 Leggi la presentazione degli Hobbit, protagonisti del celebre fantasy Il Signore degli Anelli, e
soffermati a considerare gli aspetti descritti.
GLI HOBBIT
Presentazione degli Il popolo Hobbit è discreto e modesto, amante della pace, della
Hobbit in generale calma e della terra ben coltivata; il suo riparo preferito è una cam-
pagna scrupolosamente ordinata e curata. Gli Hobbit non capi scono
e non amano macchinari più complessi del mulino ad acqua o del
telaio a mano, sebbene siano abilissi mi nel maneggiare attrezzi di
Rapporti con gli ogni tipo. Anche in passato erano estremamente timidi; di questi
uomini tempi, poi, evitano del tutto “la Gente Alta”, come ci chiamano, ed
è diventato difficilissimo trovarli.
Presentazione delle Hanno una vista e un udito particolarmente acuti, e ben ché ten-
caratteristiche dano ad essere grassocci e piuttosto pigri, sono agili e svelti nei
fisiche e delle movimenti. Già dalle origini possedevano l’arte di sparire velo ci
capacità degli e silenziosi al sopraggiungere di persone che non desideravano
Hobbit
incontrare, ma ora quest’arte l’hanno talmente perfezionata che
Gli Hobbit e la magia agli Uomini può sembrare quasi magica. Gli Hobbit, in realtà, non
hanno mai studiato alcun tipo di magia.
Altre caratteristiche Essi sono minuscoli; anche i più alti fra loro sono più piccoli dei
fisiche Nani, sebbene meno tozzi e robusti.
Gli Hobbit della Gli Hobbit della Contea erano un popolo allegro e spensierato;
Contea: carattere portavano vestiti di colori vivaci, pre ferendo il giallo e il verde.
e aspetto Raramente calzavano scarpe: i loro piedi erano ricoperti di un pelo
riccio, folto e castano come i loro capelli, e avevano le piante dure
e callose come suole. Più che belli, i loro visi apparivano gioviali,
illuminati da occhi vivacissimi e da guance co lorite, con una bocca
Abitudini fatta per ridere, bere e mangiare. Ed era pro prio ciò che facevano:
mangiavano, bevevano e ridevano con tutto il cuore. Amavano
fare a tutte le ore scherzi infantili, e pranzavano sei volte al giorno,
quando ne avevano la possibilità. Erano ospita li: feste e regali, che
offrivano con grande generosità e accettava no con entusiasmo,
costituivano il loro massimo divertimento.
J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Bompiani
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