Page 59 - Le avventure di Tom Sawyer
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A rendere il quadro ancora più desolato contribuì
il morbillo, che costrinse Tom a letto per settimane.
E su ogni cosa incombeva, sempre, lo spaventoso
segreto dell’assassinio...
A St. Petersburg il processo era sulla bocca di tutti.
Ogni volta che ne sentiva parlare, Tom si turbava.
Volle assolutamente sapere da Huck se lui aveva
spifferato qualcosa.
– Certo che no! Non resteremmo vivi due giorni!
Anche Huck temeva quel demonio di Joe l’Indiano.
– Non provi anche tu un po’ di compassione per
Muff Potter? – insistette Tom.
– Sì. Quel poveraccio è sempre ubriaco, ma non ha
mai fatto male a nessuno. Anzi, una volta mi regalò
mezzo pesce, perché ne aveva pescato uno solo.
– A me ha riparato l’aquilone – disse Tom, – e più
di una volta mi ha sistemato gli ami... Vorrei farlo
scappare dalla prigione!
– Già... ma lo riprenderebbero – obiettò Huck.
I due ragazzi, come avevano fatto altre
volte, passarono un po’ di tabacco al
prigioniero attraverso le sbarre della
cella. La gratitudine di Muff Potter
li fece sentire ancora più in colpa.
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