Page 96 - compiti per estate italiano4 con narrativa
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A
lla fattoria
L a moglie del fattore, quando mi vide,
lanciò un urlo, come se fossi stato un
rospo o un ragno peloso. Poi però si rese
conto che ero inoffensivo.
A mezzogiorno fu apparecchiata la tavola per la
famiglia. Prepararono anche per me: una briciola
di pane e un pezzettino di carne. Feci un inchino,
tolsi di tasca il coltello e la forchetta che portavo
sempre con me, e mangiai educatamente. Questo
li fece molto divertire. Mi offrirono da
bere dentro il più piccolo bicchierino
da liquore che c’era in casa, e faticai a
sollevare quell’affare, che conteneva una
decina di litri di vino. Reggendolo con due
mani, brindai alla salute della padrona di casa e ciò
suscitò risate così sonore che ne fui assordato. Il
fattore mi invitò con un gesto ad avvicinarmi al suo
piatto. Io inciampai in una briciola di pane e caddi
lungo disteso, ma per mostrare che non mi ero fatto
male mi rialzai subito e gridai, con quanto fiato ave-
vo in gola “Urrà! Urrà! Urrà!”.
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