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ORA SO COME FUNZIONA                                       LA DESCRIZIONE







                  Leggi il testo, poi applica le tue conoscenze sulla descrizione per svolgere le attività.





                                      LA GRANDINE




                  Nel tardo pomeriggio, quando ci mettemmo in viaggio per tornare a casa,

                  faceva ancora caldo, era persino più afoso che a mezzogiorno, ma il cielo
                  si era coperto di un sottile strato di nubi grigio piombo bordate di giallo.
                  Dopo un quarto d’ora mio padre dovette accendere i fari, perché a un
                  tratto le nuvole si erano talmente infittite che coprivano tutto l’oriz-
                  zonte come una cortina e proiettavano ombre cupe sul paesaggio. Poi
                  iniziò a piovere, alcune raffiche di vento scesero turbinando dalle col-
                  line e spazzolarono a larghi tratti i campi di grano e di mais.
                  Dopo poco la pioggia si mutò in grandine: la sentivamo, più che vederla, perché lo scroscio
                  si era trasformato in uno scoppiettio più duro, più sonoro, e lo avvertivamo dal freddo

                  gelido che cominciava a penetrare nell’automobile. Poi cominciammo a vedere i chicchi:
                  dapprima erano piccoli come capocchie di uno spillo, ma presto s’ingrandirono come pi-
                  selli, come biglie, e infine nugoli interi di palle bianche e lisce piombarono con fragore
                  dal cielo, rimbalzando sul cofano in un caos così turbinoso e selvaggio da dare le vertigini.
                  Era diventato impossibile proseguire anche solo per un metro.
                  Mio padre si fermò a lato della strada. “Lato” per modo di dire: la strada, infatti, non si
                  vedeva più, e meno che mai il suo lato. Non si vedeva neppure a due metri di distanza; si

                  distinguevano solo milioni di palle da biliardo ghiacciate che turbinavano nell’aria per poi
                  piombare sull’automobile con uno schianto spaventoso.
                  All’interno c’era un tale fragore che non riuscivamo a parlarci. Era come se ci trovassimo den-
                  tro a un grosso tamburo suonato da un gigante; ci guardavamo in silenzio rabbrividendo dal
                  freddo e speravamo che il guscio che ci proteggeva non andasse a pezzi.


                          LESSICO


                       In quale di queste frasi la parola cortina è usata con lo stesso significato che ha nel testo?
                     Indicala con una     .
                          La cameriera tirò la cortina che divideva le due stanze.

                          Una cortina di fumo copriva l’edificio in fiamme.

                     Che cos’è il guscio che protegge i personaggi? Rispondi con una         .

                         L’interno dell’automobile                  La carrozzeria dell’automobile                Il cielo


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