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IMMAGINANDO

Così Ngosa si decise a entrare nel lago. La lingua del pitone
fece un guizzo davanti a lei, gli occhi neri di serpente si chiu-
sero. Lei tese la mano e carezzò la sua pelle fresca e bagnata.
Poi riemerse e corse per trasmettere alla madre il tocco gua-
ritore del pitone.
Quella notte, il pitone srotolò il suo corpo argenteo e salì in
superficie.

Fuori dall’acqua uscì un giovane uomo. Il suo capo era coper-
to da piccoli ricci neri, gli occhi marroni erano intrepidi. Brac-
cia e gambe erano forti. Attraversando a grandi passi i campi,
giunse al semicerchio delle capanne. Nel mezzo, le bestie ru-
minavano tranquille, sotto la luna.
– Ngosa, – chiamò dolcemente – il tuo coraggio mi ha salvato.
Quando la Strega dell’Acqua ha gettato su di me l’incantesi-

mo del serpente sono precipitato in fondo al lago. Per sem-
pre durante il giorno dovrò continuare a sorvegliare il lago.
Ma ora, grazie al tuo coraggio, di notte potrò assumere le mie
sembianze di uomo.
Mentre Ngosa usciva dalla sua casa il giovane le fece scivolare
intorno al collo una collana di pietre di luna blu chiaro e verdi
infilata in un raggio di luna argenteo.
Ora Ngosa trascorre le sue giornate sull’orlo del lago a suo-
nare una musica dolce e di notte si infila al collo la collana di

pietra di luna e aspetta che il giovane uomo esca dall’acqua.
Nelson Mandela, Le mie fiabe africane, Feltrinelli

Sottolinea nel testo i momenti che richiedono toni di voce
diversi usando i colori. Poi prova a leggere in modo espressivo
il racconto, scegliendo ogni volta il tono più adatto.

MI AUTOVALUTO • Hai trovato qualche difficoltà nell’eseguire l’esercizio?
Sì
No

Se sì, quali? ............................................................................................................................................................
• Come pensi di cavartela nella lettura espressiva?

Dovrei migliorare
Molto bene
Abbastanza bene

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