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DENTRO IL TESTO           I TRUCCHI DELLO SCRITTORE





                             L’ORDINE INTERNO NEL TESTO




               Come sai, un racconto narra una serie di fatti che si susseguono in ordine di tempo.
               Se l’autore segue un ordine lineare, cioè prima         dopo       infine, si parla di fabula e i collegamenti
               tra le varie sequenze avvengono grazie ai connettivi temporali.




                    Leggi il testo e riordina le sequenze in ordine di tempo.

               Un mese a casa della nonna


                     Il pomeriggio Michele lo trascorreva sul prato davanti a casa a dise-
                   gnare, la sera davanti al fuoco ascoltava la nonna raccontare storie.
                     Il mese a casa della nonna era trascorso così svelto che al momento di
                   partire Michele era convinto di essere arrivato il giorno prima.

                     Quando arrivò a casa della nonna, Michele era emozionatissimo: final-
                   mente erano iniziate le vacanze!
                     Ogni mattina andavano nel bosco, e lì la nonna gli insegnava a ricono-

                   scere le specie di uccelli dal canto, le tane degli scoiattoli, le erbe che
                   si potevano mangiare e quelle che invece facevano venire mal di pancia.
                     La stella cadde subito, Michele pensò il desiderio e poi andarono a fare la valigia.

                     L’ultima sera la nonna lo portò sul prato davanti a casa e disse: – Appena una
                   stella cade, esprimi un desiderio.
                                                                  Susanna Tamaro, Cuore di ciccia, Mondadori


                    Quali connettivi temporali ti hanno permesso di riordinare in modo corretto
                  le parti del racconto che hai appena letto? Sottolineali.


                    Riordina i fatti. Poi riscrivi il testo sul quaderno usando la prima persona singolare.

               Lilli


                    L’abbiamo messo in una conigliera vuota.

                     Lo abbiamo portato a casa e l’abbiamo chiamato Lilli.
                     La mattina dopo Lilli non c’era più. Non sapevamo che i porcospini
                   sono capaci di scalare i muri!

                    Gli abbiamo dato da mangiare e ce ne siamo presi cura per giorni.

                    Un giorno l’abbiamo messo in giardino, che è recintato da un muro.
                    Una sera, sulla strada, abbiamo trovato un porcospino.

                                            Dick King-Smith, Gli animali della mia vita, Mondadori


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