Page 100 - LIBROAGENDA 4_Letture
P. 100
Storie d’inverno
Storie d’inverno
L’omino di neve
C’era una volta un omino di neve. Era venuto su panciuto e
candido con un taralluccio per naso, due bottoni per occhi
e una pipa in bocca. Quando poi gli misero un cappello
tutto sgualcito in testa, il pupazzo si guardò intorno con
arroganza come se fosse il padrone del quartiere.
I ragazzi ci giocarono intorno fino a sera e questo
lo inorgoglì ancora di più, tanto che, quando se ne
furono andati via, si rivolse al monumento di marmo che
sorgeva in mezzo alla piazza e gli disse: – Non crederai
mica di essere più bello di me? Io ho perfino la pipa!
La statua, che era quella di un famoso condottiero
dell’antichità, rise silenziosamente senza provare
nemmeno a discutere le sciocchezze che l’omino di
neve diceva. Ma un passero, che, si sa, è un uccellino
dispettoso, andò a posarsi proprio sul cappello
dell’omino e gli pizzicò il naso.
– Non mancarmi di rispetto! – strillò il pupazzo.
– E lasciami stare!
Il passero non lo ascoltò e, al contrario, si accomodò
meglio sul cappello perché aveva deciso di passare lì
la notte, che si annunciava lunga e fredda.
Intanto la luna non si vedeva più in cielo e l’omino, per
consolarsi, le rivolse la parola dicendo: – Non pare anche
a te che io sia una persona importante?
Un pupazzo... per tutte le stagioni!
Hai mai realizzato un pupazzo di neve? Anche se non ti è mai capitato,
immagina come ti piacerebbe “costruirlo” e disegnalo. Poi, su un foglio
a parte, scrivi un breve testo per descriverlo (senza dare troppi indizi!).
Alla fine, lavorate tutti insieme: posizionate i disegni al centro dell’aula
ed estraete a sorte una descrizione a testa. A turno, ciascuno leggerà la
descrizione che ha estratto e proverà ad abbinarla al pupazzo giusto.
98