Page 26 - PAROLA DI LIBRO 5 - LETTURE
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La sezione a tema






              Da grande farò...



              “Che cosa farai da grande?” È una domanda che spesso viene rivolta
              ai bambini. Immaginare il futuro è bello: puoi “metterci dentro”
              quello che vuoi e fantasticare in libertà. Anche le persone adulte
              che ti circondano hanno avuto i loro sogni da bambini: qualcuno li
              avrà realizzati, qualcuno non ci sarà riuscito ma avrà preso strade
              ugualmente importanti.
              Nelle prossime pagine scoprirai com’erano e che cosa pensavano
              alcuni personaggi famosi quando erano ragazzi e ti renderai conto
              che tutto quello che ci succede da piccoli “dà forma” al nostro futuro.




                                                         Sogni di bambino





                                                         Forse è cominciato tutto con quel tema alle elementari. Io volevo
                                                         scrivere “farò il calciatore”, ma che cosa avrebbe pensato la ma-
                                                         estra? Mica è un mestiere, al massimo è un gioco. Un mestiere
                                                         è quello di mio papà, che fa l’elettricista. Così, nel tema scrissi
                                                         che mi sarebbe piaciuto diventare come papà.

                                                         Nella vita ho fatto quello che volevo scrivere nel compito, ma che
                                                         non ebbi il coraggio di scrivere. Tutto è cominciato al paese. D’e-
                                                         state si iniziava a giocare a pallone dopo pranzo e si continuava
                                                         finché non veniva buio.
                Leggo     AD ALTA VOCE
                                                         I compagni piano piano rincasavano. Ogni tanto, qualcuno salutava
                 Leggi il racconto rispettando           e ci lasciava lì. Così restavamo sempre di meno. Sette, cinque,
                 le pause, per ottenere
                 l’effetto di chi descrive le            tre bambini. Alla fine, si rimaneva in due.
                 immagini a mano a mano che              Il buio non faceva vedere più niente, ma una cosa invece si vedeva
                 si formano nella mente, come            ancora perché era chiara, rotonda e non stava mai ferma. Quella
                 se parlasse tra sé e sé.                cosa era il pallone. Io e il mio amico superstite cominciavamo a

                                                         sfidarci a dribbling, oppure a tiri in porta, finché non scendeva la
               Ci    RAGIONO                             notte, e anche lui doveva andare a casa. Così rimanevo da solo,
                                                         io con il pallone, il mio compagno perfetto.
                 Rispondi.
                •  Pensando al tuo futuro, che           La mia infanzia è stata questa. Avevo in testa soltanto il calcio.
                   cosa ti piacerebbe diventare?         Volevo non essere solo. Volevo diventare un campione. Volevo
                •  Che cosa serve, secondo               vincere gli scudetti e la Coppa del Mondo. Volevo che la gente
                   te, per riuscire in ciò che si        mi amasse.
                   desidera? Ci vogliono doti            Mi chiamo Alessandro Del Piero e gioco a calcio. Tutti i miei sogni
                   fisiche, volontà, studio...?          di bambino si sono avverati.
                   Confrontati con i compagni.
                                                                                     Alessandro Del Piero, Giochiamo ancora, Mondadori

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