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I Romani
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A scuola

ESERCIZI

1 Leggi il testo che si riferisce alla scuola nell’antica Roma.

Fino a sei anni bambini e bambine venivano allevati dalla
madre. Passavano quindi sotto la guida del padre, che si
preoccupava di farne dei buoni cittadini. Il padre educava i figli
al rispetto delle leggi e insegnava loro a leggere, scrivere e far
di conto.
Intorno al 200 a.C. furono aperte le prime scuole pubbliche.
Non si trattava, però, di scuole gratuite: i maestri venivano
pagati dalle famiglie, quindi solo le persone benestanti
mandavano i figli a scuola.
Il primo ciclo di studi andava dai sei ai dodici anni. Gli
scolari, maschi e femmine, svolgevano lunghi esercizi di
dettatura e si aiutavano nei calcoli con dei pallottolieri.
Arrivate a dodici anni, le bambine lasciavano la scuola
per seguire con la madre le faccende domestiche. Anche
la maggior parte dei maschi smetteva di studiare e imparava
un mestiere.
Chi proseguiva gli studi era affidato, fino ai sedici anni,
al grammaticus, un insegnante che impartiva lezioni di
letteratura, storia, geografia, matematica e musica.
Compiuti i sedici anni, solo i ragazzi destinati alla carriera
politica o alla professione di avvocato continuavano la
scuola: l’ultimo ciclo di studi, infatti, era interamente dedicato
all’oratoria, l’arte di parlare in pubblico.

2 Completa ricavando i termini dal testo dell’esercizio 1.
Le bambine frequentavano la scuola dai ................... ai ................... anni, poi aiutavano nelle

attività ................................................. . I .........................................., invece, potevano proseguire gli studi fino
ai ........................... anni, sotto la guida di un ...................................................... . Dopo questa età, solo i futuri
politici o ........................................... continuavano la scuola per imparare l’.................................................. .

3 Dove si svolgevano le lezioni per i bambini più piccoli? Dove si sedevano gli alunni?
E il maestro? Osserva l’immagine e rispondi.

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