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L’IMPERO ROMANO Studio con Metodo Pagina 129
La religione
La religione
STORIA
I Romani erano politeisti. La loro religione cambiò molto nel corso
del tempo. Agli inizi della Monarchia, quando la società era anco-
ra legata all’agricoltura e alla pastorizia, le divinità principali erano
Cerere, la dea dei raccolti, e Vesta, la dea del fuoco. Erano molto
importanti anche le divinità collegate alle forze della natura.
In seguito, i Romani vennero a contatto con popolazioni e religioni
diverse, in particolare quelle di Greci ed Etruschi. A quel punto le
principali divinità divennero molto simili a quelle greche ed etrusche.
Come in Grecia, alle divinità principali erano dedicati templi, all’inter-
no dei quali i sacerdoti celebravano riti per ringraziare o placare gli
dei. I sacerdoti facevano capo al pontefice massimo.
Un ruolo particolare era affidato alle sacerdotesse del tempio di Ve-
Il Pantheon fu eretto per il culto sta, le Vestali: esse dovevano dedicare la vita a mantenere sempre
di tutti gli dei.
acceso il Fuoco Sacro e, per questo motivo, non potevano sposarsi.
Giove
Padre degli dei, Minerva
simile a Zeus e Simboleggiava le arti e le scienze; ricordava Atena
Tinia. e, anche nel nome, la dea etrusca Menrva.
Giunone
Moglie di Giove e Marte Venere
protettrice della Dio della guerra, Dea della
donna; assomigliava corrispondeva al bellezza, come
a Era e Uni. greco Ares. Afrodite.
DIVINITÀ DOMESTICHE CI RAGIONO
A casa di ogni Romano si poteva trovare un Perché, secondo
larario, un altare per le preghiere e le offerte agli te, era il pater
dei della casa. familias a
Le divinità domestiche erano di due tipi: i Lari occuparsi dei
proteggevano i campi e la casa, i Penati custodi- culti domestici?
vano le provviste alimentari.
Le offerte consistevano solitamente in cibo e vino,
ma nelle occasioni particolari (compleanni, matrimoni, feste) i doni potevano essere
più importanti. Il pater familias in prima persona si occupava dei riti domestici.
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