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DENTRO IL LIBRO

LO SPORT A CAVALLO DI UNA SCOPA

Harry raggiunse il campo di Quidditch. C’erano centinaia di sedili a gradinate, a
ciascuna delle estremità del campo c’erano tre alti pali d’oro con degli anelli in cima.
Troppo smanioso di volare, Harry montò sul manico della sua nuova bellissi-
ma scopa su cui, in lettere d’oro, c’era la scritta Nimbus Duemila.

Si dette la spinta coi piedi per decollare... che sensazione! Si mise a zigzagare
tra i pali delle porte e su e giù per il campo.

La scopa prendeva qualsiasi direzione lui desiderasse, al minimo tocco.
– Ehi, Potter, scendi giù! – Oliver Baston era arrivato con sotto il braccio una
grossa cassetta di legno. Harry atterrò vicino a lui.
– Molto bene! – commentò Baston. – Hai un vero talento! Ora ti insegnerò

le regole, poi parteciperai agli allenamenti tre volte la settimana. Ci sono sette
giocatori per parte. Tre di loro si chiamano Cacciatori.
Estrasse dalla cassetta una palla di colore rosso brillante.

– Questa palla si chiama Pluffa e i Cacciatori cercano di lanciarla negli anelli
per segnare. Ogni squadra ha un Portiere per difendere gli anelli.
Porse a Harry una piccola mazza.

– Ora ti faccio vedere a che cosa servono i Bolidi. Stai indietro – avvertì e
liberò una palla dalla scatola. Il Bolide schizzò in aria e poi si diresse verso la
faccia di Harry, che prontamente lo colpì per impedirgli di rompergli il naso.

– I Battitori devono proteggere dai Bolidi, mentre il Cercatore deve acchiappa-
re il velocissimo Boccino – continuò Baston, e tirò fuori l’ultima palla, piccola
come una noce. Era d’oro lucente e aveva due alucce d’argento. – Chi riesce ad
acchiapparlo vince la partita. Stasera proviamo con delle palle da golf.

Pochi minuti dopo, lui e Harry volteggiavano in aria, Baston lanciava le palline
in ogni direzione. Harry riuscì ad acchiapparle tutte.
– La Coppa del Quidditch quest’anno sarà nostra! – esclamò Baston felice.

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