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STORIE DI SEMPRE La più... magica
ALICE E LA CHIAVE D’ORO
Alice si ritrovò in una sala bassa su cui si affacciavano molte
porte. Provò ad aprirle, ma erano tutte chiuse.
Andò allora al centro della sala, dove c’era un tavolino su cui
stava una piccola chiave d’oro. Pensò che quella chiave po-
tesse aprire una delle porte, ma o le serrature erano troppo
grandi, o la chiave era troppo piccola, e nessuna porta si aprì.
Fece allora un altro giro e dietro una tendina scoprì una pic-
cola porta alta meno di mezzo metro. Mise la chiave d’oro
nella serratura: la porticina si aprì su un piccolo corridoio buio,
grande come la tana di un topo. Alice s’inginocchiò per ve-
dere: in fondo c’era un giardino delizioso. Sarebbe stato bello
passeggiare tra quelle aiuole fiorite, ma per la porticina pas-
sava appena la sua testa. Come fare?
Alice tornò al tavolino. C’era una bottiglietta con la scritta
“BEVIMI”. Controllò che non vi fosse scritto anche “VELENO”,
quindi assaggiò. Il liquido era buono: le ricordava la torta di
ciliegie, così se lo scolò fino in fondo.
“Che strana sensazione!” pensò subito dopo. “Sento che mi
sto accorciando come se fossi un cannocchiale...”
Rimpiccioliva, sì! Ora Alice era alta non più di venti centimetri.
Lewis Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie, Mondadori
prima del... riassunto
Il racconto è stato diviso nelle cinque sequenze che
corrispondono ai diversi momenti della storia. Sono state
anche colorate le parole e le frasi che ti possono aiutare
a raccontare i fatti principali: prova a leggerle in ordine!
Ora tieni conto di tutto questo e racconta in breve a voce
l’avventura di Alice.
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