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COM’È?
LA MIA TARTARUGA
Matilda è la mia tartaruga, anche se il padrone
del negozio di animali mi ha detto che il suo ve-
ro nome è “testuggine greca”. Può anche darsi
che sia greca, comunque capisce benissimo
l’italiano perché, quando le parlo e la chiamo,
lei mi ascolta e arriva.
È lunga ventisette centimetri e mezzo, misurati
con il righello del mio astuccio dalla testa alla
punta della coda; è marrone chiaro con delle
macchie scure qua e là sulla corazza. Una di
queste macchie ha la forma di un cono ge-
lato, e allora io ho pensato che a lei il gelato
deve piacere.
E infatti le piace, le piace eccome!
Tutte le volte che vado in giardino a mangiarmi un gelato in santa
pace, dopo due minuti sento il din din del suo campanellino; e dopo
altri due minuti eccola lì che arriva.
La mia tartaruga ha un musetto così simpatico che viene subito vo-
glia di darle un bacetto, e due occhietti piccoli piccoli che sembrano
sempre ridere.
CON LA VISTA
Raccogli nella tabella le caratteristiche di Matilda tenendo conto
di ciò che la bambina racconta.
lunghezza
colore
muso
occhi
Sottolinea nel testo che cosa mangia Matilda e quali azioni compie
quando si muove in giardino. Usa due colori diversi.
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