Page 163 - investigatesto_letture4
P. 163

IL PASSATO
                                                                                                                VICINO


                 l’annuncio alla radio da parte del dittatore che in quegli anni                     LESSICO
                 governava l’Italia: Benito Mussolini. Aveva una voce stentorea
                 e un tono di trionfo nel dare questa grave notizia, e pensavo                     Probabilmente non
                 che la folla che lo ascoltava dalla piazza l’avrebbe accolta con               conosci il significato
                                                                                                dell’aggettivo stentoreo.
                 dolore e spavento. Invece scrosciò un applauso festoso come                    Prova a capirlo dal
                 se, invece di una guerra (che voleva dire mandare a morire mi-                 contesto e completa
                 lioni di persone, soldati e innocenti), avesse annunciato una                  con una     .
                 grande vittoria.                                                              • Una voce stentorea è:

                 Vedi com’è facile ingannare la gente.                                                 debole, tremula
                 Se io ricordo ancora il mio stupore di bambina, come poteva-                         potente, sonora
                 no tutte quelle persone applaudire quel folle annuncio?
                 Non è facile descriverti cosa sia cambiato nei mesi seguenti. Si
                 cominciò a fare fatica a comprare zucchero, caffè, sale, medi-
                 cine, pane... Poi iniziarono gli allarmi notturni, cioè sirene che
                 ci svegliavano per annunciare l’arrivo di aerei nemici, mandati

                 a bombardare alcune zone della città. Quindi dovevamo al-
                 zarci e vestirci in fretta e, con la candela in mano, scendere in
                 cantina, cioè al “rifugio antiaereo” dove forse le bombe non
                 ci avrebbero colpito. Quando una bomba distrusse la nostra
                 casa, noi non eravamo più in città.
                 A me tutto questo sembrava un’avventura, ogni tanto avevo
                 paura, ma i genitori ci incoraggiavano dicendoci che tutto sa-
                 rebbe finito bene. E così è stato, ma solo dopo cinque anni e
                 tanti lutti, dispiaceri e distruzioni.

                 Se vorrai, potrò raccontarti il seguito poco per volta.
                 Con gli auguri più affettuosi
                                                                       Nonna Mimmi

                                                                                                                 luglio 1936










                                                                                                     PARLARE


                                                                                                   Confronta le abitudini
                                                                                                di vita di una bambina
                                                                                                di quei tempi con quelle
                                                                                                dei bambini di oggi.
                                                                                                Esprimi la tua opinione
                                                                                                e ascolta quelle dei tuoi
                                                                                                compagni.



                                                                                                                        161
   158   159   160   161   162   163   164   165   166   167   168