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VOGLIA
                                                                                                            DI CRESCERE


                 No! No! No! Tragedia delle tragedie!
                 Subito ho cercato di ripescarlo, tuffando la mano nell’acqua gelida.
                 E adesso? Mi sentivo un albero perso nella tempesta.
                 In quel momento, in mezzo al temporale, mi sono apparse! Luma-
                 che giganti. Ne ho sfiorata una: molle come gelatina.


                 Subito dopo ho preso un sentiero. C’erano tantissimi funghi. Poi
                 la terra ha cominciato a brillare come se dentro ci fosse un tesoro.
                 Ci ho affondato le mani. Allora ho sentito grani, granelli, grumi,
                 radici e bacche brulicare sotto le dita. Un mondo sotterraneo pieno
                 di micro–cose sconosciute... potevo toccarlo.
                 I raggi del sole cadevano a picco come da un gigantesco colabrodo.
                 Mi è sembrato di sentire dei tamburi in lontananza, invece no, era
                 il mio cuore!


                 Quando sono arrivato in fondo alla collina ogni cosa era come nuova.
                 Ho deciso di salire su un albero. Ho guardato lontano, annusato
                 l’aria, respirato a pieni polmoni, incontrato insetti sconosciuti. Ho
                 parlato a un uccello, sono saltato in una pozzanghera, schizzando
                 dappertutto, ho raccolto sassolini lisci e brillanti.
                 Perché non l’avevo mai fatto prima?


                 Alla fine sono entrato in casa, bagnato fradicio. Mia mamma conti-
                 nuava a scrivere. Per la prima volta stavamo ascoltando lo stesso
                 silenzio.
                 – Ma sei tutto sporco! Vieni a farti asciugare! – ha detto quando
                 si è accorta di me.
                 Ha preso un asciugamano e mi ha portato in cucina. Allora ho

                 avuto voglia di stringerla forte e di raccontarle tutto quello che
                 avevo visto, sentito, assaggiato. Invece siamo rimasti a guardarci.
                 A guardarci e ad annusare il profumo della cioccolata calda.
                 Nient’altro. In quel magico, incredibile giorno di niente.

                                      Beatrice Alemagna, Un grande giorno di niente, Topipittori


                                                                       Life Skills


                         IMPARIAMo insieme                                        Problema? Soluzione!

                     Dividetevi in piccoli gruppi.                     A volte capita di essere annoiati e non sapere
                    A turno, raccontate in breve la storia             che cosa fare. Immagina di trovarti in questo
                    che avete letto seguendo il giusto                 stato d’animo. Che cosa potresti fare per
                    ordine dei fatti: le sequenze illustrate           trasformare la situazione in un momento
                    a pagina 50 vi aiuteranno.                         creativo?




                   IL RACCONTO REALISTICO                                                                                51
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