Page 126 - LIBROAGENDA 4_Letture
P. 126

C
                                                                             M
                                                                         O

                                                           E
                                                        Z
                                                                                  P

                                                                                                  Z
                                      O
                                  N
                                                 EN
                                          SC
                                                                                     E
                                                                                        TEN
                              O
                          C CONOSCENZE E COMPETENZE
                                                                                                      E
                                                                E
              Tra i Lillipuziani                                                              Indica le risposte corrette.
                                                                                           	 1	 La	storia	è	narrata:
              Ero a Lilliput, ma non vidi né case né traccia di abitanti.                  		      	dal	protagonista
              Trovai una spiaggetta solitaria, mi sdraiai sulla sabbia e feci              		      		da	un	personaggio
              la più bella dormita che avessi mai fatto in vita mia.                               secondario
              Quando mi svegliai, con il sole già alto, provai inutilmente                 		      	da	un	narratore	esterno
              ad alzarmi: le mie braccia e le mie gambe erano attaccate                    	 2	Il	racconto	contiene:
              alla terra, e così pure i miei lunghi e abbondanti capelli.                  		      	solo	elementi	realistici
              Molti filamenti, inoltre, circondavano il mio corpo dal busto                		      	solo	elementi	fantastici
                                                                                                   		elementi	sia	realistici	sia

              fino alle gambe.                                                                     fantastici
              Non potevo vedere altro che il cielo, e i raggi del sole mi
              ferivano gli occhi. Un rumore confuso cominciò a levarsi                     	 3	 	Al	suo	risveglio,	il	protagonista:

                                                                                                   		riesce	a	muovere	solo	le	mani
              intorno a me, ma da quella forzata posizione non potevo                      		      	non	riesce	a	muoversi
              vedere nulla: qualcosa cominciò a brulicare sulla mia gamba                  		      		riesce	a	muovere	solo
              destra e a salire adagio sul mio petto verso il viso.                                la	testa
              Voltandomi allora da quel lato come meglio potei, scorsi                     	 4		Il	protagonista	è	tenuto
              una creaturina umana grande poco più di dieci centimetri;                         prigioniero	da:
              la seguivano una quarantina di omini della stessa specie.                    		      		piccoli	esserini	dall’aspetto
              Al colmo della sorpresa, cacciai un tale urlo che tutti si                           umano

              ritrassero impauriti.                                                        		      		piccoli	mostriciattoli	strani
              Ma i misteriosi esserini tornarono subito e uno di essi,                     		      	pirati	dalla	statura	bassa
              spintosi fino al mio viso, alzò le mani in segno di meraviglia e
              gridò: – Hekinah degul!
              Tutti gli altri ripeterono molte volte le stesse parole, per
              me senza senso. Mi trovavo sempre in una posizione
              scomodissima, ma finalmente riuscii a rompere i fili che

              attaccavano al terreno il mio braccio destro, e subito dopo
              potei allentare i fili che tenevano i miei capelli su quello stesso
              lato e voltare il capo. Immediatamente tutti presero la fuga,
              mandando grida acutissime.
              Un attimo dopo, sentii uno di essi gridare: – Totgo phonae!
              Subito la mia mano sinistra fu colpita da un centinaio di
              frecce, che bucavano come tanti spilli. Tentai con nuovi sforzi di
              liberarmi, ma le frecce piovvero più abbondanti di prima.
              Decisi dunque di stare fermo e aspettare la notte, per cercare

              di liberarmi completamente: quanto agli abitanti del
              luogo, se tutti erano di quelle proporzioni, non avevo
              certamente da temerli.

              Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver, Bemporad Marzocco


            124
   121   122   123   124   125   126   127   128   129   130   131