Page 57 - PAROLA DI LIBRO 5 - LETTURE
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IL RACCONTO DEL BRIVIDO








               L'uomo con la barba




               Sul biglietto che avevo ricevuto si leggeva: «Siete cordialmente
               invitato a cena da H.P. Lovecraft.».
               E io, come un folle, avevo accettato. Mi chiedevo che aspetto

               avrebbe avuto il mio ospite. Non ci eravamo mai incontrati pri-
               ma, sebbene avessi sentito delle chiacchiere sul suo conto. Voci
               maligne, inquietanti dicevano che era un vampiro alto quasi tre
               metri. La porta si aprì.
               – Entrate! – disse una voce. Il proprietario stava nell’ombra.
               Io entrai. Mentre mi giravo per guardare in faccia il mio ospite, la
               porta si richiuse.
               H.P. Lovecraft era un vecchietto molto piccolo con una lunga barba
               bianca. In realtà, tutto ciò che riuscivo a vedere era la barba, e fu

               quella a farmi capire che fosse vecchio.
               Avete mai sentito parlare di barbe così lunghe da permettere ai
               proprietari di andarsene in giro senza vestiti? Bene, ci si può fare
               un’idea della lunghezza di quella barba.
               Rimasi a fissarla per alcuni secondi.
               – Ma che bella barba rigogliosa! – osservai. – Cresce ancora?
               – Cresce e non posso tagliarla. Da bambino promisi a mia madre

               che non avrei mai tagliato questa barba.
               – Avete questa barba da quando siete nato?
               – Sì! – confermò Lovecraft. – È il mio grande segreto. Sono nato
               con questa barba. Ho vissuto qui, nella mia barba: ci ho mangiato,
               ci ho dormito... Ma voi avrete fame! Andiamo!
               Entrammo nella sala da pranzo. Era un ambientino strano, costruito
               con la struttura di una cripta delle catacombe. Un enorme bouquet
               di fiori a forma di ferro di cavallo abbelliva la tavola.                      Mi piace     CAPIRE
               Ci sedemmo. Per un lungo istante ci fu silenzio. All’improvviso                 Rispondi.

               notai qualcosa di strano. Il tavolo era vuoto!                                 •  Che cosa notò il
               – Che cosa significa? – chiesi al mio ospite. – Non c’è niente su                 protagonista, appena
               questo tavolo: credevo di essere stato invitato a cena...                         vide H.P. Lovecraft?
                                                                                              •  Quale spiegazione in
                                                  AA.VV., Storie di vampiri, Newton & Compton
                                                                                                 merito gli venne fornita?
                                                                                              •  Che aspetto aveva la
                 Te lo dico    A VOCE                                                            sala da pranzo?
                   Come andrà a finire la storia? Perché la tavola era vuota?                 •   Quale strano particolare
                   Ciascuno immagini il suo finale, che faccia un po’ paura,                     venne subito notato dal
                   e lo racconti ai compagni.                                                    protagonista?


                                                                                                          Dizionario digitale  55
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