Page 59 - PAROLA DI LIBRO 5 - LETTURE
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IL RACCONTO DEL BRIVIDO







               – E tu chi saresti? – chiese Hanna Frankenstein.                           Che cosa       VUOL DIRE?
               – Sono Igor... – rispose il vecchietto, sfoderando di nuovo il suo           Indica le risposte corrette.
               sorriso bacato. Fece rimbalzare le nocche contro un bitorzolo              •  In questo racconto, la
               sul lato del collo, e si udì un rumore sordo, come di osso.                    veneziana è:
               – Hanno cercato di uccidere Igor, quando Igor era giovane, ma                       una signora che abita a
               Igor è sopravvissuto. Igor sopravvive sempre.                                     Venezia

               – E adesso, quanti anni ha Igor? – chiese l’anziana signora.                        una particolare tenda
               – Ne ha compiuti novantanove in febbraio. Posso esserle utile                     avvolgibile
               in qualche modo?                                                                  un dolce tipico di Venezia
               – Ma sì, perché no?                                                        •  Quello di Igor è un sorriso
               Hanna Frankenstein scrutò l’ometto con aria indagatrice. Non                   bacato perché:
                                                                                                   mostra dei buchi, cioè gli
               sembrava affidabile; forse, però, sarebbe stato in grado di pro-                  mancano alcuni denti
               curarle una carrozza. Glielo chiese.                                              esprime calma e serenità

               Subito riapparve per la terza volta il sorriso bacato. Hanna                      comunica inquietudine
               Frankenstein decise che, nel caso avesse dovuto avere a che fare           • Le nocche sono:
               con Igor anche in futuro, lo avrebbe mandato assolutamente                        dei fiocchi colorati
               da un bravo dentista.                                                             una parte delle orecchie
               – Igor ha la sua carrozza personale! – esclamò il gobbo. – Ven-                     una parte delle dita delle
               ga, venga pure...                                                                 mani
               Le fece segno di seguirlo e si avviò zoppicando sotto la pioggia.
               Nel buio dietro l’edificio della stazione li aspettava un carro da         Ci   RAGIONO
               fieno con delle grosse ruote, trainato da un cavallo magrissimo.            Avrai notato che Igor parla

               Hanna Frankenstein vide la sagoma del carro illuminata dalla                di sé in terza persona.
               luce incerta della lanterna.                                                Secondo te, perché l’autore
               – Ah, e questa tu la chiami carrozza? – disse. – Un carro da fieno!         ha fatto questa scelta?
               Igor gettò le valigie sul carro, poi le allungò la sua piccola mano         Che effetto fa una persona
                                                                                           che parla in questo modo?
               per aiutarla a salire. Infine il carro, cigolando e scricchiolando,         Discutine anche con i
               si mise in movimento. Un lampo illuminò per un lungo istante                compagni.
               il paesaggio.

                                     Allan Rune Pettersson, Zia Frankenstein, Piemme Junior























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