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L’IMPERO ROMANO
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              La crisi dell’Impero





              Era sempre più difficile difendere i confini dell’Impero, sia per
              la vastità del territorio sia perché Roma non aveva più una gui-

              da forte e sicura. Nel 192 d.C. diventò imperatore il generale
              Settimio Severo: da quel momento, la carica di imperatore
              non fu più trasmessa a un successore ma presa con la forza
              dall’uno o dall’altro generale dell’esercito.

              Inoltre, il fatto che l’esercito romano accogliesse molti soldati
              stranieri, che spesso si arruolavano solo per denaro, ne inde-
              bolì la compattezza: chi combatteva solo per interesse econo-
              mico e non aveva a cuore il bene dello Stato poteva decidere                                                            LA DISCIPLINA

              da un momento all’altro di abbandonare l’esercito.
                                                                                          Arco di Trionfo
              Le tasse e la crisi economica                                              di Settimio Severo,
                                                                                         a Roma, e dettaglio
                                                                                         della statua
              Per difendere meglio i territori si decise di fortificare le mura          dell’imperatore.
              dei confini, un’opera che comportò enormi spese. Tuttavia,

              con la fine delle guerre di espansione, nelle casse di Roma
              entravano sempre meno ricchezze. Perciò, per sostenere le
              nuove spese militari gli imperatori aumentarono le tasse.

              La  popolazione di Roma era molto  povera e non era in
              condizioni di versare tasse allo Stato. I  proprietari  terrieri
              non avevano più le possibilità di un tempo: la  mancan-
              za  di  manodopera,  dovuta  al  fatto  che  a  Roma  non  arri-
              vavano più prigionieri di guerra da impiegare come schiavi,

              portò a un impoverimento delle terre.
              I prodotti agricoli cominciarono a scarseggiare e, di conse-
              guenza, i commerci diminuirono.

              Alla fine del II secolo d.C., dunque, Roma affrontava una crisi
              profonda, che investiva tutti gli aspetti della vita dello Stato: la
              politica, l’economia, la società.                                          Mosaico di Villa del Casale di Piazza
              Era forse la fine dell’Impero Romano?                                      Armerina, in Sicilia. Molti patrizi,
                                                                                         per la crisi, si rifugiarono in campagna.


                  DENTRO IL TESTO


      Perché questi popoli erano abituati       Rispondi alle domande.
 a temperature molto rigide e non      • Che cosa accadde nel 192 d.C.? Che cosa cambiò da quel momento in avanti?
 potevano trovarsi bene in territori      • In quale modo si cercò di difendere meglio i confini dell’Impero?
 con un clima più temperato.    • Perché furono aumentate le tasse? Con quali conseguenze per la popolazione?


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