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ROMA: DALLE ORIGINI ALLA REPUBBLICA Studio con Metodo Pagina 123
Le abitazioni
Ricchezza e povertà...
STORIA
Le continue vittorie dell’esercito fecero arrivare a Roma enor-
latifondo mi ricchezze. Esse, però, rimasero un privilegio dei patrizi.
Grande estensione di terre coltivabili,
appartenenti a un unico proprietario. Inoltre, i plebei che partivano per prestare servizio nell’eser-
cito erano costretti a lasciare le proprie terre. Rientrava-
no dopo anni e, trovandole incolte e improduttive, dovevano
venderle ai patrizi, che diventavano sempre più ricchi e pro-
prietari di latifondi.
A Roma la differenza fra chi era ricco e chi era povero, insom-
ma, cresceva in modo preoccupante.
Le domus dei patrizi
I ricchi vivevano in case molto lussuose,
chiamate domus. La domus era composta
da diversi ambienti, tutti riccamente arreda-
ti, e spesso aveva un giardino interno, il pe-
ristilium, il quale era abbellito da affreschi,
statue e piccole fontane.
In un ambiente chiamato triclinium i patrizi
organizzavano feste e banchetti con molte
portate, che gli ospiti consumavano como-
damente adagiati su lettini.
Le insulae dei plebei
I plebei, che erano stati privati delle proprie terre, si riversa-
vano in massa in città per cercare migliori condizioni di vita.
A Roma il numero delle abitazioni diventò presto insufficien-
te, così per le classi più povere si cominciò a costruire le
insulae, cioè dei grandi caseggiati su più piani, come i
nostri moderni condomini.
Si trattava perlopiù di abitazioni semplici, costituite da una
stanza e prive di servizi igienici.
Solo al primo piano le case avevano più stanze, poiché era-
no destinate a commercianti e artigiani, che avevano le loro
botteghe al pianterreno.
CI RAGIONO
Anche i Greci e gli Etruschi amavano organizzare
banchetti: metti a confronto questo aspetto nelle
tre civiltà e rintraccia somiglianze e differenze.
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