Page 51 - LE AVVENTURE DI GIAN BURRASCA
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Quando sono tornato da scuola, l’avvocato Maralli
            era davvero  furibondo: –  Voglio assolutamente
            sapere cos’è successo!
            Ho cercato di difendermi, chiedendogli: – Io cosa

            c’entro? – ma lui si è arrabbiato ancora di più.
            – C’entri, eccome se c’entri! Perché lo zio non ci
            vede più con le sue lenti, mentre ci vede benissi-
            mo con quelle di Ambrogio? Perché Ambrogio
            vede bene con le lenti dello zio e non con le sue?
            In quel momento è arrivato Ambrogio: – Ho capito

            tutto. Queste lenti sono le mie, le riconosco da quel
            graffietto. Qualcuno le ha scambiate con quelle del
            signor Venanzio!
            L’avvocato Maralli mi ha preso per un braccio,
            gridando: – Lo so io chi è stato! È il medesimo

            tipaccio che adesso verrà castigato per bene!
            Ma come potevo sapere che il mio  innocente
            scherzetto avrebbe  spaventato così tanto il
            signor Venanzio e Ambrogio? È colpa mia se i
            dottori hanno detto a uno che stava morendo e
            all’altro che aveva un esaurimento nervoso?

            Se ci fosse giustizia bisognerebbe castigare loro e,
            invece, chi è finito in castigo anche questa volta?
            Il povero Giannino!





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