Page 30 - OBIETTIVO Scuola Secondaria
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                                                                                                           GRAMMATICA
            ITALIANO          Le congiunzioni                                                  Da sapere!






                      1   Inserisci le congiunzioni al giusto posto.               Le congiunzioni non hanno un proprio

                                                                                   significato ma si inseriscono tra due termini
                         Fortuna... da brividi!                                    o due frasi per collegarli tra loro.

                         Viveva a Baghdad un giovane di nome
                         Sindbad che desiderava fare fortuna. Un
                         giorno si unì a una carovana di mercanti che
                         andava al di là del deserto         partì. Al terzo
                                                                                                     quando  e
                         giorno di marcia cominciò a soffiare un vento
                                                                                                   e tuttavia e
                         fortissimo che alzava nubi di polvere.
                                                                                               allora ma e inoltre
                                   era impossibile andare avanti, i mercanti
                                                                                                neppure e perciò
                         fecero accovacciare i cammelli            cercarono ri-                   che finché e
                         paro dietro i loro corpi lanosi.                                        quindi e poiché
                         Il vento soffiò per due giorni, al terzo tutto si                            e e poi

                         calmò. Sindbad si guardò intorno: i carovanieri lo
                         avevano abbandonato            non c’era più nessuno. Si
                         mise in cammino. Non sapeva dove andare                  qual-
                         cosa doveva fare.
                         Cammina         cammina, Sindbad vide lontano, fra la sabbia, una cupola bianca. La speranza
                         lo rianimò                     si mise a correre,                     ben presto rimase deluso. La

                         cupola non aveva porta per entrare,                       finestre alle quali affacciarsi,
                         da ogni parte affondava nella sabbia del deserto. All’improvviso il sole si oscurò: Sindbad
                         alzò gli occhi al cielo       vide un grandissimo uccello.
                         Era l’uccello Roc, alto quanto un palazzo di quattro piani:                      Sindbad capì di es-
                         sere davanti al suo uovo grande come una cupola. Era troppo tardi per fuggire.

                         L’uccello Roc si accovacciò sull’uovo             si addormentò senza aver visto il povero gio-
                         vane, che acquattato nella sabbia tremava come una foglia dalla paura. Sindbad capì
                         Roc era la sua unica via di salvezza,                     si fece coraggio         si aggrappò a una
                         zampa del volatile.
                         Il mattino dopo, all’alba, l’uccello alzò la testa al cielo, mandò un grande strido, sbatté le
                         ali     si alzò in volo. Sindbad si teneva aggrappato alla zampa con tutte le sue forze. Il Roc

                                                         volò nel bagliore di fuoco del sole                    scorse un’oasi.
                                                             Vi planò sopra,         scese rapido: Sindbad sentiva l’aria fi-
                                                                            schiare per la velocità;                 fu a pochi
                                                                             metri dal suolo, mollò la presa       si lasciò ca-

                                                                             dere sulla sabbia. Era salvo.
                                                                                      (adatt. da “Le mille e una notte” – Edizioni Hoepli)




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