Page 106 - compiti per estate italiano4 con narrativa
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a
corte
I l mio padrone più face-
va soldi più ne voleva. Mi
costringeva ogni giorno a
fatiche tali che presto mi ridussi in
condizioni pietose: ero dimagrito, palli-
do... a malapena mi reggevo sulle gambe.
Pensò che forse mi restava poco da vivere e
decise che gli conveniva vendermi al più presto,
in modo da guadagnarci ancora qualcosa.
– Devo trovare un compratore pieno di soldi e non
troppo furbo... – si disse.
Stava appunto cercando l’ingenuo da imbrogliare
quando gli arrivò l’ordine di portarmi alla reggia,
per farmi esibire davanti all’imperatrice e alle sue
dame. Anche lì infatti era giunta la notizia delle
mie straordinarie prodezze.
L’imperatrice fu molto cordiale. Mi porse il dito
mignolo da baciarle e mi fece un sacco di doman-
de sul mio paese e sui miei viaggi. Poi mi chiese:
– Ti piacerebbe restare qui a corte?
– Non posso rispondere perché devo fare quello
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