Page 111 - compiti per estate italiano4 con narrativa
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sedie e una branda fissati al pavimento per evitare
che si spostassero a ogni scossone. Viaggiai
parecchio lì dentro perché l’imperatrice mi portava
con sé quando andava a far visita a dame e ministri.
Durante le sue passeggiate in città la mia piccola
balia, gentile come sempre, mi teneva in piedi sul
palmo della mano, perché tutti potessero vedermi.
Sua Maestà mi voleva vicino durante i pasti, quin-
di sedevo sulla tavola, a un tavolino apparecchiato
con piattini, posatine, bicchierini da bambola in
argento che Glumdalclitch custodiva in una scato-
letta pure d’argento e mi porgeva con premura
all’occorrenza.
L’imperatrice si divertiva vedendomi spezzare
la mia briciola di pane e piluccare educatamente
la mia mezza ala di pulcino e bere a piccoli sorsi la
mia goccia di vino.
Il mercoledì, giorno di festa a Brobdingnag, la
famiglia imperiale pranzava riunita, insieme a
qualche dignitario; io, che ero diventato il passa-
tempo dell’imperatrice, avevo un posto riservato
vicino al suo piatto, a destra della saliera.
Anche l’imperatore chiacchierava volentieri con me
e voleva conoscere le usanze del mio Paese, le leg-
gi europee, i governi, le religioni...
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