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COM’È?
IL NASO FICCANASO
Una volta c’era un naso così curioso che dire curioso
non è abbastanza.
Una mattina si infilò dentro una porta socchiusa, per CON L’UDITO
sbirciare all’interno. All’improvviso, ................................... , un Rendi la descrizione
colpo di vento, e... ................................... la porta si chiuse di ancora più efficace
colpo. Il naso, tutto dolorante, scappò in fretta. inserendo
Per riprendersi, si posò sul davanzale di una fine- opportunamente le
stra. Guardò al di là delle tende ma... ................................... onomatopee, cioè
qualcuno spense la luce e... ................................... il naso finì le parole-suono,
quindi rileggi.
per andare a sbattere contro il doppio vetro...
Per rifarsi, il naso esploratore pensò di curiosare dentro eeetcì sbang
la borsetta di un’anziana signora, ma... ................................... : splash pum
la signora serrò la borsetta e il naso rimase pizzicato vuum toc toc
sulla punta, là dove il male fa ancora più male. clack click
Serviva un po’ di ghiaccio al naso indolenzito. Provò
a bussare alla porta di un frigorifero: ................................... .
Nessuno rispose. Ma il male stava già passando.
Il naso entrò in un barattolo del pepe: ................................... !
Si tuffò in un lavandino pieno d’acqua: ................................... !
Un giorno, il naso si infilò dentro un altro naso. Era il na-
so di un tipo curioso, che però non finiva contro le porte
e le finestre chiuse. Per soddisfare la sua curiosità, il
tipo leggeva libri. Con lui, sbirciare il mondo attraverso i
libri era uno spasso. Il naso pensò che lì stava proprio
bene: aveva trovato il posto che faceva per lui.
Andrea Valente, Il libro ficcanaso, Gallucci
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