Page 10 - LIBROAGENDA 4_Laboratorio di scrittura
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SCRIVO COME
             SC  R I V O  CO ME



                                        I fatti in ordine di tempo




                          Quando ti viene chiesto di scrivere un testo che racconta
                          un’esperienza, devi rispettare l’ordine cronologico: in questo
                          modo chi legge può capire la successione degli eventi.




                            C
                        VA
                      O
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                  PROVACI!     !
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                  1 	In questo testo i fatti narrati non sono in ordine di tempo. Riordinali tu numerandoli da 1 a 6,
                     poi prova a rileggere per verificare che gli avvenimenti siano nella successione giusta.
                                                    Una corsa in ospedale

                          Finalmente è arrivato il mio turno. Il medico mi ha chiesto di mettermi

                          diritta a piedi uniti e di chiudere gli occhi.
                          – E adesso allunga le braccia in avanti – ha aggiunto. – E ora sempre a occhi
                          chiusi toccati il naso con l’indice della mano destra. Adesso toccati il naso
                          con l’indice della mano sinistra.

                          – Dobbiamo andare al pronto soccorso per un controllo.

                          La maestra ha chiamato un taxi e siamo andate all’ospedale più vicino.
                          – Qualcuno vada a prendere del ghiaccio! – ha urlato la maestra. Mi sono

                          messa a piangere. Intanto mi toccavo il punto dove avevo battuto
                          e sentivo il bitorzolo che cresceva. Quando ho messo sul bernoccolo
                          la busta con il ghiaccio mi sono sentita meglio.

                          Erano le tre del pomeriggio quando ho battuto la testa contro
                          un pilastro, fuori dalla nostra aula. Dapprima ho sentito
                          rimbombare un dong nelle orecchie, poi mi sono accasciata

                          per terra. Marco mi aveva centrata mentre correva come
                          un razzo nel corridoio.

                          Poi il medico ha aggiunto: – Non è niente di grave.
                          Nel frattempo ho sentito dei passi nel corridoio: la
                          mamma era venuta a prendermi.

                          Una volta arrivate all’ospedale, l’impiegata della

                          reception ci ha detto: – Dovete andare in pediatria,
                          al primo piano.
                          Angelo Petrosino, Le fatiche di Valentina, Il Battello a Vapore, Piemme Junior






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