Page 13 - LIBROAGENDA 4_Laboratorio di scrittura
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SCRIVO COME
                                                                                                                 SC  R I V O  CO ME



                                                Frasi ben collegate




                            Una cosa importante di cui devi tenere conto è il collegamento tra le frasi.
                            Che cosa vuol dire? Devi prestare attenzione alle parole speciali, che non
                            hanno un loro significato ma sono indispensabili per dare un senso alla frase.




                              I
                      O
                        VA
                            C
                  P
                    R
                  PROVACI!     !
                  1 	Leggi e completa il racconto di Trille inserendo al posto giusto queste parole.
                     Fai attenzione a quella che devi usare più volte.
                        però          e         mentre              poi            perché             cioè


                                    Triste figlio, triste padre


                     Quella sera ero così triste che non sapevo proprio come
                     farmela passare. Era assolutamente impossibile dormire.

                     Papà doveva averlo capito ................................. salì da me

                     poco tempo dopo avermi augurato la buonanotte
                     ............................. aveva con sé la chitarra.

                     Non dissi niente. ................................. lui si sedette sul bordo
                     del letto, si schiarì la voce ................................. iniziò a

                     suonare.

                     Eseguì la “Ballata di Trille”, esattamente come quando
                     ero molto molto piccolo, ................................. una canzone

                     che lui aveva inventato per me. Una volta finita, disse
                     che quel giorno aveva composto una nuova canzone

                     per me, che si chiamava “Triste figlio, triste padre”.

                     – La vuoi sentire, Trille? – mi chiese.
                     Annuii con un piccolo movimento della testa.

                     .................................  il freddo vento invernale vorticava intorno

                     alla casa ................................. tutti gli altri dormivano, papà
                     mi suonò “Triste figlio, triste padre”. Non riuscivo quasi

                     a vederlo da quanto era buio, ................................. potevo sentirlo.

                     Di colpo capii a cosa servono i papà.
                     Maria Parr, Cuori di waffel, Beisler Editore


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