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Studio con Metodo     Pagina 109                                                               I MACEDONI
                                                                                                        Alessandro Magno           STORIA


              Alessandro Magno




              Quando divenne re, Alessandro aveva meno di vent’anni, ma accanto al padre Fi-
              lippo si era già dimostrato un valoroso comandante in diverse battaglie.

              Oltre ad avere grandi capacità militari, Alessandro era anche un principe molto
              istruito. Infatti, Filippo aveva affidato l’educazione del figlio al filosofo più importante
              dell’epoca: Aristotele. Perciò, sin da piccolo Alessandro aveva imparato ad amare
              la cultura greca.


              Appena due anni dopo essere diventato re, il giovane orga-
              nizzò un fortissimo esercito e volle realizzare il sogno del
              padre: conquistare tutti i territori dei Persiani. Ales-                                                                LA DISCIPLINA

              sandro raggiunse e sottomise la Persia; in seguito
              s’impadronì di Mesopotamia, Asia Minore, Feni-
              cia ed Egitto. Nel 327 a.C. arrivò al fiume Indo.
              Avrebbe proseguito nelle sue conquiste se le
              sue truppe, sfinite da anni di battaglie, non

              gli avessero chiesto di fermarsi.
              Per le sue imprese, assolutamente fuori
              dal comune, questo giovane sovrano è

              conosciuto come  Alessandro  Magno,
              cioè “Alessandro il Grande”.                                                   Alessandro Magno raffigurato
                                                                                             sul suo fedele cavallo Bucefalo.




                  L’ESERCITO DI ALESSANDRO

                 L’esercito macedone era formato da militari di pro-             Le sarisse sollevate
                                                                                 in aria bloccavano
                 fessione che si addestravano anche in tempo di                  le frecce.
                 pace. Questa abitudine non era molto diffusa tra i
                 popoli dell’antichità e contribuì a rendere imbattibili
                 gli uomini di Alessandro.
                 L’esercito macedone aveva fanti e cavalieri. La fan-
                 teria si disponeva su uno schieramento chiamato
                 falange, costituito da gruppi di soldati armati con      Le prime cinque
                 una lancia lunga 5 metri: la sarissa. Ogni gruppo        file formavano un
                 era formato da 16 file di 16 uomini e si muoveva in      “muro” di sarisse
                                                                          per fermare gli
                 modo compatto.                                           avversari.
                 Il compito della falange era bloccare l’avanzata del
                 nemico. Poi interveniva la cavalleria attaccando gli
                 avversari trattenuti dalle falangi.




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