Page 92 - vocedellaterra_storia5
P. 92
L’IMPERO ROMANO
Divisione e caduta dell’Impero
Divisione e caduta dell’Impero
STORIA
Per cercare di risolvere la profonda crisi che l’Impero attraversava,
gli imperatori adottarono diverse soluzioni. Vediamo i principali fatti
storici.
286 d.C. - L’imperatore Diocleziano propose diverse riforme. Mo-
dificò la legge sulle tasse, facendo in modo che i cittadini ricchi
pagassero molto più dei cittadini poveri.
Ordinò feroci persecuzioni contro i cristiani per cercare di rinforzare
il potere dell’imperatore. Ma soprattutto divise l’immenso Impero
in due parti, ciascuna governata da un Augusto (l’imperatore) e da
un Cesare (il vice-imperatore). L’Impero Romano fu quindi retto da
una tetrarchia, parola che significa proprio “governo a quattro”.
Le conseguenze Le riforme di Diocleziano garantirono un breve pe-
riodo di pace ma non arrestarono la crisi: dopo di lui, le lotte per la
successione ripresero più violente che mai. Alla fine prevalse Costan-
tino, il figlio di uno dei due Cesari della tetrarchia.
I quattro tetrarchi.
330 d.C. - L’imperatore Costantino decise di riunire nuovamente
l’Impero. Roma era una città ormai indebolita dalle continue lotte per
il potere, perciò l’imperatore spostò la capitale a Bisanzio, l’attuale
Istanbul, che in suo onore fu chiamata Costantinopoli.
Questa città, infatti, era in una posizione ideale per il controllo dei
commerci tra Oriente e Occidente.
Statua di Costantino a York, in Costantino comprese anche che le continue persecuzioni nei con-
Inghilterra, dove fu proclamato
imperatore nel 306 d.C. fronti dei cristiani non portavano alcun beneficio a Roma e, soprat-
tutto, non riuscivano comunque a fermare la diffusione del Cristiane-
simo. Per questo, come sai, nel 313 d.C. ne aveva ordinato la fine
promulgando il cosiddetto Editto di Milano.
Le conseguenze I cristiani poterono praticare
la loro religione in libertà e ricostruire i luoghi di
culto che negli anni erano stati distrutti.
Quanto alla riunificazione dell’Impero, essa non
arrestò la crisi e, ancora una volta, la lotta per
la successione al potere.
90