Page 6 - GuidAgenda CODING
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UNITÀ 3 Tanti tipi di codice
Attività con gli alunni
Il percorso può essere avviato con un’attività di brainstorming con il gruppo classe per
valutare le conoscenze pregresse degli alunni sul significato della parola codice.
Scriviamo alla lavagna tutte le idee che emergono dalla discussione e confrontiamole
con la definizione riportata nella schermata 1 della presentazione in PDF (contenuta nel
DVD-Rom e documentata alle pagine 33 e 34 di questa Guida): in particolare, il riferi-
mento alla parte interna del tronco degli alberi potrà suscitare la curiosità dei bambini.
Proseguiamo quindi con le schermate seguenti per considerare il progressivo cambia
mento del significato del termine codice, perciò nella schermata 2 mostriamo le
tavolette di legno cerato che nell’antichità si usavano per scrivere, accennando alla
tecnica relativa; spieghiamo che, in seguito, esse furono sostituite dal libro manoscritto
(cioè “scritto a mano”), formato da fogli ripiegati di papiro o di pergamena riuniti in
fascicoli e cuciti tra loro, come mostra la schermata 3 .
Sempre con l’ausilio delle immagini scopria-
mo che, circa 1600 anni fa, cominciarono a
diffondersi i codici miniati, cioè libri mano
scritti solitamente di argomento religioso,
impreziositi da decorazioni in oro e argento
e dai colori molto vivaci.
Successivamente, furono così chiamati tutti
i libri che presentavano illustrazioni, bordi e
grandi lettere colorate. Inizialmente erano di
pergamena, quindi iniziarono a essere realiz-
zati in carta ( schermata 4 ).
Questa parte del percorso può essere condot-
ta in chiave interdisciplinare con Storia.
I codici nella vita quotidiana e nell’antichità
Concentriamo ora la discussione sul nostro presente: quali tipi di codice possiamo indi-
viduare nella vita quotidiana?
Proiettiamo la schermata 5 , che offre una visione d’insieme di alcuni codici dei nostri
giorni, quindi proponiamo un’attività in piccolo gruppo: assegniamo a ciascun grup-
po la ricerca di immagini su una delle tipologie di codice osservate nella schermata, con
l’obiettivo di realizzare un grande cartellone collettivo.
Per esempio, gli alunni potrebbero procurarsi l’immagine della copertina del Codice
della strada stampandola da internet (con l’aiuto di un adulto) o fotocopiandola da una
copia presente in famiglia, un codice a barre ritagliandolo da una confezione di biscotti
e un codice fiscale chiedendone la fotocopia a un genitore (in questo caso, nel rispetto
della privacy, si chiederà all’interessato la copertura di alcune lettere e numeri, in modo
che non sia riconoscibile).
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