Page 67 - PAROLA DI LIBRO 5 - LETTURE
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IL RACCONTO FANTASY




               Alcuin conservava nel cuore il ricordo del suo paese come
               un prezioso tesoro, e il solo rivederlo bastò a dargli serenità.
               Le case erano addossate le une alle altre come per tenersi
               caldo nelle notti d’inverno. Erano semplici abitazioni in

               legno e pietra, dai tetti appuntiti. Sorgevano intorno a una
               piazzetta di terra battuta con un pozzo grigio al centro.
               Dietro le case, il Ceppo delle Mille Favelle, dove i più
               famosi cantastorie di tutti i reami si sfidavano durante la
               Festa di Metà Primavera.
               Gli abitanti del piccolo borgo si avvicinavano cauti, con un
               misto di stupore e diffidenza. Sapevano che un Cavaliere
               della Rosa d’Argento era un difensore della pace e della
               giustizia nel Regno della Fantasia, ma non erano abituati

               a vederne ed erano incerti su come comportarsi.
               – Ma tu... tu sei...
               Alcuin si voltò e scorse una giovane Elfa Stellata venirgli
               incontro, con l’accenno di un sorriso sul viso gentile. Aveva
               lunghi capelli biondi intrecciati e occhi color dello zaffiro.
               Sembrava incerta: lo fissava come se ne avesse ricono-
               sciuto i lineamenti ma non fosse sicura che si trattasse

               proprio di lui.
               – Tu sei... Alcuin! – esclamò infine, illuminandosi.
               Il giovane elfo annuì. A quel punto anche gli altri elfi si
               raccolsero attorno a lui. Presto la piazza del Borgo delle
               Case dai Tetti a Punta si riempì di un allegro chiacchie-
               riccio. Tutti facevano a gara per stringergli la mano.
               Sommerso da quel mare di abbracci calorosi, Alcuin ride-
               va, imbarazzato. Quell’accoglienza superava di gran lunga
               ogni sua aspettativa.

               Il giovane elfo non avrebbe potuto essere più felice: in
               quei sette anni di lontananza la nostalgia di casa non
               aveva mai abbandonato il suo cuore.
                                Geronimo Stilton, La Spada del Destino, Piemme Junior



                 Che cosa       VUOL DIRE?                                                         Te lo dico     A VOCE

                   Con l’aiuto del dizionario, prova a spiegare quali caratteristiche                 Immagina l’incontro
                   potrebbero avere i seguenti luoghi del racconto.                                  tra l’elfo e suo padre
                                                                                                     dopo sette anni di
                 • Isola Errante dei Sognatori:  ....................................................................................
                                                                                                     lontananza: che cosa
                      .............................................................................................................................................................
                                                                                                     si diranno? Pensa a un
                 • Ceppo delle Mille Favelle:  ........................................................................................  breve dialogo tra loro
                                                                                                     ed esponi a voce.
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