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Parte prima – APPRENDERE UNA L2
Parte prima
Apprendere una L2
I bambini che apprendono l’italiano L2
La presenza di alunni con cittadinanza non italiana (che per sempli-
cità indicheremo da ora in avanti con il termine “stranieri”) non registra
più un aumento vertiginoso come quello dei decenni passati, tuttavia
resta in crescita, specie nella scuola primaria. Qui, la quota maggio-
ritaria di stranieri è costituita da bambini nati in Italia, le così dette se-
conde generazioni, che hanno superato il 60% del totale. Tuttavia, se
vogliamo tratteggiare un profilo degli stranieri che frequentano le nostre
classi, questa suddivisione costituisce sì un importante spartiacque,
ma non rende ragione delle tante differenze.
Ci sono infatti bambini nati e cresciu-
ti in Italia, dove hanno frequentato la
scuola fin dalla prima infanzia, ma ci
sono anche bambini che, pur nati in
Italia, sono vissuti nel Paese di ori-
gine, accuditi dai nonni, magari fino
all’inizio della scuola primaria oppure
oltre, e che hanno quindi gli stessi pro-
blemi con la lingua e l’adattamento al
nuovo ambiente di chi è nato all’estero
e arriva all’inizio della scuola. Fra i nati
in Italia, alcuni sono favoriti dall’avere
famiglie socialmente e linguistica-
mente integrate, mentre altri hanno
genitori che faticano a rapportarsi con
i nativi, e in particolare con la scuola, perché non ne conoscono la lin-
gua o addirittura sono analfabeti anche nella lingua di origine.
Bisogna dunque fare attenzione ad assimilare tout court i bambini di
seconda generazione a quelli italiani e a sottovalutare le loro difficoltà
linguistiche, sia perché per tutti loro l’italiano non è comunque lingua
madre, sia perché si tratta di un gruppo tutt’altro che omogeneo quan-
to a opportunità di contatto con l’italofonia, per alcuni esclusivamente
limitata alla scuola.
Ci sono poi i bambini nati e già scolarizzati all’estero, i così detti
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